Monika Bulaj – AFF2018
MONIKA BUŁAJ Mostra “Nur. Appunti afghani” 19 maggio / 17 giugno Performing reportage “Dove gli dei si parlano” 1 giugno ore 21 Ridotto delle Muse Workshop 2 e 3 giugno (info e iscrizioni info[at]monikabulaj.com) – la sua partecipazione ad AFF 2018 – il sito web di Monika – uno stupendo video-ritratto
Gli Ospiti di AFF 2018
Un programma di altissimo livello per l’edizione 2018 del Festival, nel corso della quale avremo i seguenti ospiti: Monika Bułaj, Simone Francescangeli, Claudio Colotti, Valerio Bispuri, Marco Bottelli, Denis Curti, Matteo Guzzini, Pietro Masturzo, Livio Senigalliesi, Claudio Marcozzi, Annalina Tortelli, Simona Guerra, Daniele Dibonaventura f o t o g r a f i n m o s
Il Programma completo
IN CORSO 27 giu – ore 18.00 – Inaugurazione terza sessione delle MOSTRE DEI SOCI DEL MASCHERONE, espongono Danilo Antolini – Pia Bacchielli – Chiara Gambardella (apertura ore 17.00/19.30 fino a domenica 01/7) O T T O B R E – Sessione autunnale 19 ott – ore 18.00 – INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
Simone Francescangeli – AFF2018
BIO Sono un fotografo autodidatta. Ho preso in mano la macchina fotografica con l’intento di riuscire a trovare un modo per esprimermi e cercare di raccontare da vicino le storie di vita degli uomini, specialmente quelle ordinarie, legate alla necessità di poter vivere giorno per giorno. Fino ad ora mi
Valerio Bispuri – AFF2018
GIOVEDI 24 MAGGIO ore 18 incontro con VALERIO BISPURI Valerio ci racconterà qualcosa dei suoi nuovi lavori, e parlerà di come un lavoro fotografico abbia bisogno di tempo e profondità, del senso del fotoreportage oggi, di come si deve cambiare il modo di fotografare a seconda di quello che si racconta. In anteprima
AFF 2018 – Il video
Guarda qui il video di presentazione del Festival (da Gianluca Moscoloni e Qubit Media) Oppure puoi guardarlo sulla nostra pagina Facebook E se non sai dove sta la Polveriera “Castelfidardo”… clicca qua
Location: la Polveriera Castelfidardo
Costruita nel 1864/66 su progetto di Giuseppe Morando, in una conca scavata nel colle del Cardeto per maggiore protezione, era uno dei due più capienti depositi di polvere sparo della città (poteva contenerne fino a 200mila kg). Ha pianta rettangolare, con un grande salone centrale ed ai lati corridoi laterali,